Presso la sede milanese de Il Sole 24 Ore si è recentemente tenuta la terza edizione del Forum Food & Made in Italy, un’occasione dedicata al settore dell’alimentare nazionale per valutare i risultati conseguiti nell’anno trascorso e porre le basi per gli sviluppi futuri. Secondo quanto emerso, il 2014 è terminato con un’esportazione cresciuta di oltre 2,7 punti percentuali.
Con una quotazione complessiva di circa 34 miliardi di euro di Export, l’Italia ha scavalcato la Spagna accodandosi a Francia e Germania, il cui export nel Food & Beverage vale oltre 55 miliardi di euro. È opinione di Cogefim che tale divario tra l’export nazionale e le quote tedesche sia anche riconducibile ad un problema di volume delle singole società. Come rilevato anche da Lamberto Biscarini – Senior Partner di Boston Consulting Group – e dal Presidente di Federalimentare, Luigi Pio Scordamaglia, il “Made in Italy” deve svilupparsi in modo distintivo, focalizzare l’attenzione su alcuni prodotti di assoluta qualità, favorendo i segmenti caratterizzata da volumi ed economie di scala competitivi a livello globale. Per quanto riguarda le piccole – medie imprese è essenziale la tutela dell’italianità e della qualità dei prodotti anche all’interno dell’Unione europea.